PROFESSIONE PUBBLICITARIO

Consigli, esperienze, ed articoli per chi vuole avvicinarsi al mondo della pubblicità______

09 luglio 2005

10 preziose regole per un e-commerce di successo

La lista che troverete qui di seguito può risultare utile per focalizzare alcune delle caratteristiche richieste da un sito di commmercio elettronico.

  1. Il Marchio: La facilità di riconoscimento del vostro marchio e le sensazioni a questo collegate possono favorire le transazioni sul vostro sito.
  2. Il traffico non è tutto uguale: Le nuove idee publicitarie risultano fondamentali per l’acquisizione di nuovi visitatori-clienti.
  3. Una visita non equivale ad una vendita: Bisogna creare una raccolta di e-mail e cercare di stabilire dei contatti diretti con ciascun visitatore in modo da stabilire una reciproca fiducia. Si possono convincere i visitatori a fornire delle informazioni personali attraverso dei concorsi che lo gratifichino.
  4. I visitatori sono impazienti: La velocità di carica delle vostre pagine può risultare un’ arma vincente. Prodotti in vista. Tutti i prodotti devono essere facilmente riconoscibili per evitare inutili perdite di tempo.
  5. Le Garanzie: Fornite tutte le informazioni possibili sulle garanzie che date ai vostri clienti in tema di privacy e di rimborsi per transazioni non andate a buon fine.
  6. Prezzi Economici: Garantite i prezzi più competitivi possibili, mostrandoli in maniera chiara e diretta ai vostri clienti.
  7. Percorsi facilitati per i clienti affezionati: Garantite agli utenti più fedeli la possibilità di fare trensazioni in maniera facilitata, offrendo servizi complementari a loro dedicati.
  8. Seguite i clienti: Valutate gli investimenti fatti contrapponendoli alle vendite che hanno generato, in modo da prendere decisioni in termini di marketing.
  9. L’importanza della sperimentazione: Sviluppate continuamente nuove idee pubblicitarie, provatele e scegliete quelle che vi sembrano maggiormente remunerative
  10. Sì ai Banner e al Marketing online, ma interessatevi a nuovi campi pubblicitari Sicuramente i banner ancora oggi sono molti efficaci e garantiscono buoni proventi. Oggi si stanno sviluppando nuove tecniche pubblicitarie quali: sponsorizzazioni, opt-in email, campagne di co-branding. Inoltre si stà scoprendo che la pubblicità fatta sulle radio aumenta il traffico di visitatori virtuali, garantendo un ritorno in termini di vendite maggiore dei tradizionali banner.

Tutela del diritto all'immagine

Tutela del diritto all'immagine N.B. testi da HTML.IT “Ho pubblicato un sito Web dedicato alla mia attrice preferita. Oltre alla sua biografia e cronologia dei film interpretati, ho inserito molto foto prese da giornali ed altri siti Web. Sto violando qualche diritto d'autore inserendo quelle fotografie? Dovrei chiedere il consenso preventivo? Pagare qualcosa?
Preciso che non si tratta di fotografie di nudo. Il veloce sviluppo della Rete e la lentezza con la quale si muove il sistema giudiziario italiano hanno creato un divario tra quelli che potremmo definire due mondi paralleli. Ci riferiamo naturalmente al mondo editoriale cartaceo e a quello telematico, dove infatti attualmente non tutti i diritti trattati esplicitamente nei codici hanno una corrispondente regolamentazione e tutela. Nel trattare tematiche relative alla Rete molto spesso si interpreta per analogia estendendo norme nate per regolare altre situazioni. In riferimento al nome e all'immagine dobbiamo infatti rifarci alle norme del C.C. a parte una speciale normativa riguardante la privacy della quale tratteremo nei prossimi articoli. I diritti al nome e all'immagine (Identità personale) sono diritti essenziali ed innati dell'uomo, attributi naturali della persona e rientrano infatti nella categoria dei diritti della personalità. Iniziamo con esaminare il diritto al nome che fu uno dei primi aspetti della personalità presa in considerazione fin dal secolo scorso dalla dottrina e dalla giurisprudenza. Il nome infatti è uno dei principali mezzi di identificazione della persona previsto nell'art. 6 del C.C. ed è costituito da un prenome e dal cognome. L'art. 7 del C.C. prevede la tutela del nome in caso di contestazione o uso da parte di terzi quando il titolare ne possa risentire pregiudizio. Inizialmente la dottrina sostenne che la tutela del nome doveva essere limitata ai casi di contestazione e usurpazione, quando ci fosse il pericolo di scambi o confusione tra soggetti, richiedendo inoltre l'esistenza del dolo o della colpa nell'autore della lesione. Non veniva, quindi, riconosciuta nessuna tutela per l'uso del nome senza usurpazione.
Attualmente la situazione è cambiata infatti c'è una tutela specifica anche per tali ipotesi. Quindi non solo quando l'uso del nome violi l'onore della persona ma anche quando vi sia una lesione dell'identità personale indipendentemente dall'esistenza di dolo o colpa nell'autore della lesione stessa.
L'art. 7 prevede espressamente la tutela del diritto al nome dicendo:«La persona, alla quale si contesti il diritto all'uso del proprio nome o che possa risentire pregiudizio dall'uso che altri indebitamente ne faccia, può chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo risarcimento dei danni.L'autorità giudiziaria può ordinare che la sentenza sia pubblicata in uno o più giornali (C.P.C. 120)». Il suddetto articolo attribuisce quindi al giudice la facoltà di ordinare la cessazione del fatto lesivo e la pubblicazione della sentenza. Naturalmente oltre alla cessazione dell'uso del nome sono previsti anche altri provvedimenti come la cancellazione del nome da un prodotto o dal ritratto di una persona o dal titolo di una home page. Per la cessazione del fatto lesivo come precedentemente accennato non occorre dolo o colpa dell'autore, necessari solo per il risarcimento dei danni in base ai principi generali in materia di responsabilità extracontrattuale. L'art. 8 del C.C. prevede la facoltà di promuovere l'azione a tutela del nome anche a chi abbia un interesse basato su ragioni familiari.
Passiamo ora ad esaminare il diritto all'immagine la cui disciplina si è fatta sempre più rilevante in riferimento al perfezionarsi dei mezzi e delle tecniche di riproduzione e di diffusione della stessa. L'art.10 del C.C. vieta l'abuso dell'immagine altrui qualora questa sia pubblicata con pregiudizio dell'onore del decoro o fuori dai casi previsti dalla legge; dice infatti l'art.10: «Qualora l'immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stato esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l'esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l'autorità giudiziaria su richiesta dell'interessato, può disporre che cessi l'abuso salvo risarcimento dei danni». Inoltre l'art.96 legge del 22 Aprile 1941 n. 633 sul diritto d'autore vieta l'esposizione, la riproduzione o la vendita del ritratto o immagine della persona senza il suo consenso. Il consenso non deve obbligatoriamente essere manifestato con una forma precisa ma può essere anche implicito. Naturalmente tale consenso è efficace nei limiti della prestazione per la quale è stato espresso. Esistono tuttavia delle eccezioni alla necessità del consenso per la divulgazione dell'immagine altrui collegate ad esigenze di natura pubblica o sociale. Ci riferiamo all'art.97 della legge sui diritti d'autore il quale sancisce che «Non occorre il consenso della persona ritratta quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione e collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritratta». La tutela dell'immagine spetta al diretto interessato ma possono agire anche i parenti più prossimi. La tutela dell'immagine non si estingue con la morte del soggetto ma sussiste una legittima disponibilità della propria immagine post-mortem (art. 93 legge del diritto d'autore commi 2. 3. 4.).
La tutela del diritto dell'immagine si attua in concreto come per il diritto al nome attraverso la cessazione dei fatti lesivi senza la necessita di dolo o colpa da parte dell'autore; ed anche in questo caso tramite altri provvedimenti che tendono ad eliminare l'uso dell'immagine stessa e a scoraggiare l'autore della lesione; come la distruzione o il sequestro della fotografia o degli altri oggetti riproducenti le sembianze della persona, o attraverso la pubblicazione della sentenza che a accertato la lesione su diversi giornali.
In conclusione: quando usiamo il nome o l'immagine di una persona, tranne i casi tassativamente indicati dalla legge (art. 97 legge sul diritto d'autore), dobbiamo chiedere il consenso al soggetto interessato per evitare qualsiasi contestazione. Art. 93 della legge sul diritto d'autore commi 2. 3. 4. «Dopo la morte dell'autore o del destinatario occorre il consenso del coniuge e dei figli, o, in loro mancanza, dei genitori; mancando il coniuge, i figli e i genitori, dei fratelli e delle sorelle, e, in loro mancanza degli ascendenti e dei discendenti diretti fino al quarto grado. Quando le persone indicate nel comma precedente siano più e vi sia tra loro dissenso, decide l'autorità giudiziaria sentito il pubblico ministero. È rispettata in ogni caso la volontà del defunto quando risulti da scritto». Art. 96 della legge sul diritto d'autore« Il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa salve le disposizioni dell'art. 97 della legge del diritto d'autore. Dopo la morte della persona ritratta si applicano le disposizioni del 2°- 3° e 4° comma dell'art.93». Un ringraziamento ad HTML.IT

Massimizzare le vendite con una e mail

Hai qualche decina di euro a disposizione? E' più o meno la cifra necessaria per inviare fino a 1.000 messaggi di posta elettronica personalizzati a clienti selezionati. La notizia è buona e cattiva allo stesso tempo. Se condotto in maniera corretta, il marketing via posta elettronica non è solo conveniente, ma anche estremamente efficace. In base a parametri quantitativi (messaggi aperti, clic andati a buon fine o tassi di conversione) e al target (clienti potenziali, esistenti o importanti), il marketing via posta elettronica può generare un tasso di riposta che va da un discreto 5% a un sorprendente 50% e oltre. D'altro canto, i costi ridotti di questo tipo di comunicazione sono alla base dello spamming, ovvero l'infinità di messaggi e-mail indesiderati o di messaggi di marketing mal congegnati. Lo spamming ha ovviamente irritato e messo sulla difensiva i consumatori. Le campagne di marketing via posta elettronica basate sulle autorizzazioni sono un metodo conveniente di raggiungere i clienti, sia nuovi che esistenti. Prima di inviare un messaggio di marketing mediante posta elettronica è bene accertarsi di avere il consenso dei destinatari, contattandoli preventivamente per la necessaria autorizzazione.
Ciò premesso, ecco come si lancia una campagna di marketing via posta elettronica:
  1. Definire gli obiettivi - Se l'ambito della campagna è troppo ampio o in continuo cambiamento, l'efficacia della stessa ne risente. È necessario prefissare degli obiettivi che determinino la buona riuscita dell'operazione. Nel caso del marketing mediante posta elettronica, i risultati migliori si ottengono quando si sprona il destinatario della campagna ad agire, magari inserendo un'offerta a durata limitata. Tipicamente, attraverso il marketing via posta elettronica è possibile: - annunciare offerte speciali, svendite o sconti. - invitare i clienti a partecipare a eventi, feste esclusive o conferenze. - comunicare notizie e informazioni in grado di aumentare le prestazioni o stimolare la presa di decisioni. Per prima cosa è necessario determinare con attenzione cosa si intende ricavare dalla campagna. In seguito, ci si potrà concentrare sul messaggio e sui canali di distribuzione necessari per ottenere il risultato desiderato.
  2. Contattare i clienti: grafica e messaggi diversi portano a risultati diversi. Il segreto sta nel creare gruppi di messaggi personalizzati, con cui sottolineare vantaggi diversi a seconda delle specifiche esigenze dei clienti. Gli strumenti elettronici facilitano il processo di segmentazione dei clienti e delle opportunità di vendita in base a caratteristiche chiave. Utilizzando Microsoft Office Outlook 2003 con Business Contact Manager è possibile suddividere i clienti in gruppi più piccoli in base ai dati personali, alla cronologia degli acquisti o ad altri parametri. Sono presenti sette diversi report Account, per esempio Account per valutazione o Account trascurati. È anche possibile creare report personalizzati ed esportarli in Microsoft Office Excel 2003 per un'analisi più approfondita.
  3. Gestire l'elenco: se si decide di condurre autonomamente una campagna di marketing, è necessario innanzitutto creare una mailing list. In secondo luogo, è necessario selezionare lo stile delle pubblicazioni da inviare via posta elettronica. È importante ricordarsi di mantenere aggiornate le informazioni sui clienti. Quando si viene contattati da un nuovo cliente, creare una voce corrispondente in Outlook 2003 con Business Contact Manager. Business Contact Manager consente di consolidare tutte le interazioni con un determinato cliente, inclusi messaggi e-mail, attività, appuntamenti, note e documenti, nella sezione Cronologia contatto commerciale. Quando si inviano i messaggi di posta elettronica della campagna di marketing ai contatti commerciali memorizzati in Business Contact Manager, questa operazione viene acquisita automaticamente nella Cronologia contatto di ciascun destinatario.
  4. Personalizzare, personalizzare e ancora personalizzare: recenti sondaggi indicano che i destinatari di una campagna di marketing via posta elettronica sono più inclini a sottoscriverla se vengono offerti premi, la partecipazione a un'estrazione e simili. Inoltre, sono più propensi a registrarsi e a fornire i propri dati personali se sono già clienti dell'azienda che sponsorizza la campagna. Pertanto, più si premiano i clienti per le informazioni di carattere personale che forniscono e più i clienti imparano a conoscere il tuo marchio o i tuoi prodotti, migliore sarà la risposta. Può essere utile ricorrere a messaggi personalizzati con il nome del cliente. Prima di lanciare la campagna, verifica l'efficacia di oggetto, testo del messaggio e pagine di destinazione diverse. Il budget citato all'inizio, ovviamente, è sufficiente a coprire le spese solo delle campagne più semplici. Se si desidera utilizzare video, animazione o audio per attirare l'attenzione, i costi aumentano. Tuttavia, anche l'uso di semplice testo e di collegamenti a un sito Web o a determinate pagine di destinazione può portare a buoni risultati. Alcune regole di composizione dei messaggi: - Stilare messaggi brevi e incisivi; - Non includere informazioni dettagliate sul prodotto o prolisse descrizioni della storia dell'azienda; - Fare ricorso a brevi titoli ed elenchi puntati o evidenziazioni, in modo che i clienti possano individuare rapidamente le informazioni; - Eventualmente, inserire un sommario all'inizio del messaggio e collegamenti alle informazioni presenti di seguito, in modo che gli utenti possano accedere rapidamente a ciò che li interessa; - Fare sempre in modo che i clienti possano rapidamente aggiornare le informazioni o annullare la sottoscrizione; - Controllare periodicamente i messaggi per verificare che le informazioni siano sempre aggiornate. (Ovviamente, rivedere il testo.) - Non ricorrere mai allo spamming, per nessuna ragione. Adottare un formato e un messaggio adatto per i clienti. Cercare di includere sempre qualche elemento (per esempio un approccio particolare o un'offerta speciale) che distingua l'azienda dalla concorrenza. Infine, supportare la campagna. Non è sufficiente inviare i messaggi e attendere. Occorre pianificare interventi specifici di follow-up, per esempio tramite l'invio automatico di risposte al mittente oppure integrando la campagna di marketing via e-mail con altri canali, come chiamate telefoniche o direct mailing. Di certo non vorrai suscitare l'interesse dei clienti per poi trovarti impreparato ad affrontarne le conseguenze.

Come ideare e realizzare un manifesto pubblicitario

Come deve essere e come si deve creare un manifesto pubblicitario. Molti credono che i manifesti siano soltanto avvisi o reclam pubblicitari ingranditi, e questo non è del tutto vero. Certamente la maggioranza dei manifesti ha finalità propagandistiche. Anche quelli di tipo politico o sindacale hanno questo stesso scopo; ma il manifesto non può essere la trascrizione su scala maggiore di una avviso di un giornale o di un "depliant" pubblicitario. Il manifesto deve essere - come dicono i professionisti - un "grido nel muro", cioè un'immagine semplice, con forza espressiva e facilmente comprensibile alla prima occhiata. Il suo contenuto deve essere affidato all'impatto delle sue immagini senza altre parole all'infuori di quelle indispensabili. Infatti, ill manifesto è quasi un quadro e, come i quadri, ci dice delle cose. Come il quadro, che non ha testi esplicativi, anche l'immagine del manifesto deve avere la massima espressività, tanto nelle forme quanto nei colori. Questi ultimi sono molto importanti per la riuscita di un poster in cui i colori forti, coraggiosi e abilmente combinati, sono una delle sue caratteristiche più essenziali.

Posizionamento nei motori di ricerca e Webranking: approfondimenti

Il Webranking è l’attività di promozione del sito web sui motori di ricerca, in modo che il sito stesso compaia nelle prime posizioni nella lista dei risultati che i motori forniscono in seguito a ricerche effettuate dai navigatori con parole chiave attinenti l’attività dell’azienda proprietaria del sito.
Il 73% dei visitatori di un sito Internet vi approdano dopo una ricerca effettuata su un motore di ricerca (fonte: I-Lab/Università Bocconi ), mentre il 90% di tutti gli utenti on-line utilizza i motori di ricerca per trovare ciò che cerca in Internet. Uno studio di Jupiter Communications, rivela inoltre che i siti su cui fare shopping sono scelti passando per i motori di ricerca, prevalentemente digitando il nome del tipo di prodotto che interessa ed in misura minore cercando il nome delle aziende produttrici o selezionando un canale tematico del motore di ricerca.
Il webranking è la forma di promozione in rete più efficace, in primo luogo perché consente di raggiungere un numero di potenziali clienti di gran lunga superiore rispetto ad altre forme di marketing on-line, in secondo luogo perché gli accessi al proprio sito ottenuti con un motore di ricerca veicolano utenti interessati, con tutta probabilità, ai prodotti o servizi promossi.
Essere registrati nei motori di ricerca con le parole chiave che meglio descrivono l’attività e i prodotti dell’azienda è il metodo migliore per pubblicizzarsi sulla rete. Tuttavia, questo non basta: è imperativo fare in modo che il vostro sito si trovi in alto sulla lista dei risultati. Infatti, il motore di ricerca rintraccia solitamente un alto numero di pagine e mostra le prime 10, rimandando a pagine successive gli altri collegamenti; abitualmente, gli utenti consultano le prime due pagine della ricerca (20 posizioni); se insoddisfatti dei risultati, non proseguono nella consultazione ma preferiscono effettuare una nuova ricerca utilizzando altre parole chiave o provando con un altro motore di ricerca. Solo circa il 6% degli utenti che utilizza i motori di ricerca visita i siti forniti come risultati dopo il 30° posto.Se volete convogliare visitatori interessati al vostro sito Internet, è quindi fondamentale posizionare il sito in testa ai risultati forniti dai motori di ricerca. In questo modo, anche chi è in cerca di servizi e prodotti analoghi ai vostri e non vi conosce può trovare il vostro sito e diventare vostro cliente.

Come creare una NEWSLETTER

Informare il cliente. Creare una grande immagine costa meno di quello che si immagina, anzi in alcuni casi ci si guadagna. Se poi si realizza su Internet non ha costi di stampa. La newsletter, concepita e realizzata in modo corretto, può avere un'efficacia maggiore della pubblicità tradizionale e creare nel consumatore un'immagine più duratura e profonda; sia per la sua caratteristica di raggiungere clienti mirati, sia perché, a differenza di altre forme di comunicazione, permette di fornire una informazione dettagliata ed esauriente.Tuttavia, l'azienda dovrà avere ben chiari i criteri per valutare la validità di questo mezzo. Dal punto di vista economico, se si realizza su carta, è conveniente quando i prodotti o i servizi hanno un costo unitario piuttosto elevato e si vendono ad intervalli regolari; il parco clienti è numeroso e quello potenziale è facilmente individuabile; le possibilità di ordine o riordine sono alte. Del resto, progettare un giornale aziendale senza avere in mente una precisa azione di marketing è sconsigliabile. Può, invece, diventare un "business" quando si riesce a trovare la formula giusta dove anche il proprio fornitore veda la sua convenienza nel partecipare all'impresa editoriale contribuendo ai costi di stampa. Oppure quando si individuano delle aziende che abbiano un'attività complementare e siano interessate ad una presenza pubblicitaria. Se realizzata con cura, anche quattro pagine sono sufficienti a trasformare questo mezzo in un ottimo veicolo pubblicitario.[...]Se si realizza poi su Internet non ci sono neanche i costi di stampa. Ma attenzione. La newsletter che funziona deve avere una caratteristica importante: una buona informazione! E questa, alcune volte, ha costi notevoli. Alla fine, però, quello che si investe può rivelarsi un ottimo affare, perché la fidelizzazione del cliente sarà maggiore. Inoltre, queste informazioni andranno ad arricchire il vostro sito fornendo al target che vi interessa raggiungere un ottimo motivo per visitarlo. Nel tempo vi ritroverete un data base di potenziali clienti ai quali offrire prodotti e servizi mirati. Ecco alcuni consigli se volete realizzarla su Internet: Iscrivetevi a tutte le newsletter su Internet (è bene vedere cosa fanno gli altri) Create delle sinergie con altre aziende interessate a raggiungere lo stesso target Stabilite le linee guida, un progetto della vostra newsletter Create un sommario iniziale per far comprendere rapidamente i contenuti Fate un test tra i vostri clienti per comprendere quali informazioni avrebbero piacere di ricevere Tirate giù un piccolo progetto di marketing per sviluppare la diffusione Alla prossima... Ultimo sito realizzato? Hotel Sorrento